Il Diritto Tributario costituisce una parte del diritto che si avvicina all’economia: il suo scopo è quello di trovare il denaro per la spesa pubblica. Il termine “Tributario” deriva da quello romano “tributum” che significa imposta. Nacque agli inizi del Novecento e costituì materia per amministrativi ed economisti fino al 1940. Esso fu introdotto per incrementare le entrate dello Stato, infatti i primi tributi nacquero per finanziare le guerre, oggi invece i tributi sono destinati alla spesa pubblica. In Italia non esiste un vero e proprio codice tributario, ma in materia di imposte si ricorre ad una raccolta di norme. Il diritto tributario è una branca del Diritto Pubblico e in quanto tale esso è caratterizzato dal principio di autoritatività : ovvero se il contribuente non collabora lo Stato può ricorrere alla coazione, al tempo stesso, però, prevede anche la partecipazione e la collaborazione del contribuente e quindi il contraddittorio (non processuale) tra privato ed ente tributario. Esso costituisce un settore del Diritto Finanziario, ma mentre quest’ultimo gestisce le entrate “Iure Gestionis”, ossia derivanti dalla gestione dei beni statali e soggette a norme civilistiche, il Diritto Tributario, invece, riguarda soprattutto le entrate “Iure Imperi”, ossia quelle delle imposizioni.