FINANZIAMENTI PERSONALI E CESSIONE DEL QUINTO
Il Decreto non ha previsto alcuna sospensione in merito ai cd. “prestiti al consumo”, ovvero finanziamenti personali e cessione del quinto, ciò vuol dire che anche chi attualmente non sta lavorando, sarà costretto a continuare a pagare le rate, come se nulla fosse accaduto.
Unica cosa da fare, sarà tentare di contattare le Società finanziarie e gli Istituti di Credito, chiedendo un cd. “accodamento” delle rate - che però può essere accordato a discrezione della Azienda erogatrice il prestito – oppure tentare la strada della “rinegoziazione” o della “sospensione” del prestito sulla base dell’Addendum Accordo per il credito 2019 sottoscritto il 6 marzo 2020 dall’ABI e dalle Associazioni di rappresentanza delle imprese, tramite il quale è stata “estesa l’applicazione della misura “Imprese in Ripresa 2.0” di cui all’Accordo per il Credito 2019, ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”. Sul punto si specifica che in data 15 novembre 2018, l’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese avevano sottoscritto l’Accordo per il Credito 2019 che (in continuità con l’Accordo per il Credito 2015), prevedeva “in relazione alle micro, piccole e medie imprese, la possibilità per le banche e gli intermediari finanziari aderenti di sospendere fino a un anno il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti ed allungare la scadenza dei finanziamenti (cosiddetta Misura “Imprese in Ripresa 2.0”).